Gli spaghetti

On voit ici les origines des spaghetti, et on essaie de comprendre pourquoi tout le monde les aime.

Gli spaghetti sono il formato di pasta più diffuso al mondo, e sono prodotti solo con acqua e farina di grano duro.

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Il sostantivo pasta è un’abbreviazione di pastasciutta, perchè l’impasto viene fatto seccare per conservarlo a lungo. Una miscela di acqua e farina nutriva l’uomo fin dal Neolitico, e si sa che già nel 700 a.C. si faceva della pasta fresca, ma solo nel Medioevo si cominciò a farla seccare per conservarla e cuocerla più tardi.

La pasta ha avuto due culle: la Cina, dove è stato trovato un piatto di noodles di miglio di 3800 anni fa, e il Mediterraneo, dove si trovano testimonianze presso gli Etruschi, i Greci e i Romani.

Gli antenati degli spaghetti sono descritti già in un’opera dell’800 di Ziryab, poeta, musicista e appassionato gastronomo dell’epoca musulmana della Sicilia, epoca in cui il consumo della pasta si è diffuso in tutto il mediterraneo grazie agli scambi dei commercianti arabi del sud Italia.

In origine gli spaghetti si mangiavano conditi con olio d’oliva, formaggio e pepe, e solo verso la fine del 1600 si diffuse l’abitudine di condirli col pomodoro, importato in Europa a metà del 1500 dalle Americhe.

Oggi la ricetta più semplice e preferita dagli italiani è quella che condisce gli spaghetti con una salsa di pomodoro e basilico, spolverati di formaggio grattugiato, di solito grana o parmigiano.  Esistono, però, infinite ricette che permettono di adattare gli spaghetti a tutti i gusti, ed è questo, forse, il segreto del successo mondiale di questo piatto di pasta pronto in pochi minuti.

Il sostantivo « spaghetto » viene talvolta riferito a una persona con significato di: magro, esile, scheletrico.

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